Lavanda angustifoglia: coltivazione e uso in cucina

LAVANDA ANGUSTIFOGLIA
Lavandula angustifolia

Coltivazione
La pianta di Lavanda angustifoglia predilige terreni moderatamente fertili, ben drenati, leggermente alcalini e in posizione soleggiata. Annaffiare al bisogno. Dopo la fioritura la pianta deve essere potata per mantenere una forma ordinata. Sopporta temperature invernali fino a -20° C.

Raccolta e conservazione
La raccolta viene fatta raccogliendo la spiga con il suo gambo, si fanno essiccare i mazzi messi a testa in giù, in luoghi ventilati e bui in quanto il sole farebbe perdere il colore ai fiori. Quando sono secchi si separa la spiga dal gambo e si conservano i fiori in sacchetti di tela per profumare la biancheria o per preparare pot pourri. I fiori freschi sono utilizzati per estrarre oli essenziali dall’aroma forte e canforato di buona qualità. I fiori si raccolgono nel momento della massima fioritura.

Uso in cucina
I fiori sono utilizzati per aromatizzare marmellate, cioccolato e gelatine. Si possono preparare gelati, creme e dolci dall’aroma molto delicato. Ottimi anche nel risotto e con carni bianche.

Lo sapevate che…
L’olio di lavanda è utilizzato dai ceramisti per la diluizione dei colori ed è considerato essenziale per dipingere le porcellane. I cacciatori delle Alpi un tempo, utilizzavano questa pianta contro i morsi di vipera, strofinando la zona del morso con i fiori per neutralizzare il veleno. Gli antichi Egizi utilizzavano l’olio per il processo di mummificazione; e gli antichi Romani usavano i fiori per profumare l’acqua del bagno. Per produrre un flaconcino da 10 ml di essenza di Lavanda, si usano 1,5 kg di fiori freschi.

 

RICETTA
Risotto alla lavanda

Ingredienti per 4 persone
300 gr di riso
200 gr di pecorino fresco
50 gr di burro
100 gr di pecorino grattugiato
50 gr di parmigiano
1 cipolla bianca
1 carota
1 lt d’acqua
4/5 spighe di Lavanda
Sale q.b.
Pepe q.b.
Rosmarino q.b.

Preparazione
Prendete una pentola, versate il litro d’acqua, aggiungete mezza cipolla, la carota, 2 spighe di lavanda e fate bollire il tutto a fiamma bassa per circa 3 ore. In un’altra pentola, fate soffriggere l’altra mezza cipolla con il burro, versate il riso e fatelo insaporire mescolando il tutto. Aggiungete il brodo man mano che necessita e, quasi a fine cottura, aggiungete il pecorino fresco tagliato tagliato a dadini. Appena il riso risulta denso e cremoso, toglietelo dal fuoco e aggiungete i fiori di lavanda delle restanti spighe e il parmigiano grattugiato. Mescolate bene il tutto e servite.

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